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Bike Economy

La Bike Economy continua a pedalare: export, Made in Italy e mobilità sostenibile

 
Largo alla bicicletta elettrica: la bike economy continua a pedalare trainata dall’export, nel 2020 si contano 280 mila unità vendute (+44%), di cui 115 mila (+28%) di export. Nel primo semestre 2021 sono già state vendute 157 mila bici elettriche. Questo è il quadro presentato da ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori).
 
Le biciclette elettriche sono solo uno degli aspetti di eccellenza della bike economy, ovvero un comparto estremamente ampio che include tutti quei segmenti e attività in cui la bicicletta assume un valore economico, come propulsore di crescita e sviluppo. Anche a piani alti ci si è accorti del beneficio che la bike economy può generare in termini di sviluppo sostenibile, posti di lavoro, diminuzione del traffico e miglioramento della salute dei cittadini.
 
I dati del Bikeconomy Forum rivelano che il giro d’affari europeo ammonta a ben 500 miliardi di euro, se si considerano tutti i ricavi della filiera, che va dalla produzione di biciclette fino al cicloturismo, passando per la tecnologia, la tutela dell’ambiente e la salute.
 

Bike Economy in testa in Italia per export

 
La Bike Economy italiana continua a “correre” sull’onda dell’aumento della domanda generato dalla pandemia. Le biciclette italiane continuano a essere le più apprezzate al mondo e la produzione italiana ha registrato una crescita dell’8,8% rispetto ai livelli pre-covid del 2019. 
 
La Bike Economy continua a pedalare: export, Made in Italy e mobilità sostenibile
 
Le buone notizie vengono presentate durante l’evento Artibici del 6 novembre 2021, promosso da Confartigianato Imprese
 
La Bike Economy si dimostra come uno dei settori più strategici dell’artigianato italiano, portando l’Italia in testa dell’export: siamo il primo paese per numero di biciclette esportate in Europa, e soprattutto in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. L’Italia dal 2019 torna a essere il primo esportatore con 1.747.485 pezzi venduti al ritmo di 3,3 biciclette al minuto.
 
In un momento in cui il reparto manifatturiero stava registrando importanti ricadute, l’export della Bike Economy ha registrato un +30% e anche la domanda di Ebike è più che raddoppiata rispetto agli anni precedenti. 
 
La Bike Economy continua a pedalare: export, Made in Italy e mobilità sostenibile
 

….e per vocazione artigiana

 
Il rapporto ci indica anche un altro dato rilevante: il 60% delle imprese nella filiera della bicicletta dono artigiane, e che ha raggiunto in toto un fatturato di un miliardo di euro, considerando produzione, noleggio e riparazioni, passando attraverso 3.323 imprese che danno impiego a 7.384 addetti.
 
Il Made in Italy continua a essere un marchio di garanzia in tutto il mondo, il fiore all’occhiello della vocazione artigianale italiana, un capitale materiale e immateriale di tradizione e storia da salvaguardare. Dall’Italia vengono esportati prodotti su misura che si contraddistinguono per l’artigianalità, la manualità e la cultura che rappresentano e fanno conoscere a tutto il mondo punti di riferimento di design ma anche piccole produzioni artigianali che ogni giorno ricercano l’eccellenza tramite ricerca e innovazione. 
 

Bike Economy e sviluppo sostenibile 

 
Questo patrimonio è da valorizzare anche in vista degli investimenti del Piano Nazionale di Resilienza e ripresa (PNRR) che si rivolgeranno all’espansione dell’infrastruttura ciclabile e una maggiore attenzione alla mobilità attiva ed elettrica.

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I numeri positivi dell’export però non devono farci dimenticare i limiti a casa nostra e specialmente i dati che riguardano l’uso della bicicletta nel nostro paese: su 83 città della classifica, Roma è all’ultimo posto. La Bike Economy dovrà avere un ruolo importante per sensibilizzare i cittadini ed educarli a nuove abitudini di trasporto. Ammodernamento dell’infrastruttura e sviluppo sostenibile sono le parole d’ordine su cui si fonderanno i nuovi investimenti. 
 
Con i dati alla mano, possiamo di sicuro che nonostante la pandemia, anzi accelerata dalla pandemia, la bicicletta risulta la carta vincente della nostra economia, il comparto più resiliente che riesce ad adattarsi ai nuovi cambiamenti. Una tendenza in costante aumento che non interessa solo l’export e la vocazione italiana all’artigianalità ma anche a un nuovo paradigma di convivenza che abbraccia l’ambiente, il benessere e la salute attraverso una nuova mobilità sostenibile

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